giovedì 27 dicembre 2012

mercoledì 19 dicembre 2012

Bestiale!

Sto leggendo Falange armata del grande Carlo Lucarelli. Che dire? 


Lo stile di Lucarelli è impeccabile, fa sembrare lo scrivere la cosa più naturale di questo mondo. 


Adoro Coliandro, lo sbirro pasticcione maschilista fissato con i poliziotti duri tipo l'ispettore Callaghan. E' un cialtrone, ignorante e cafone. E' l'antieroe per eccellenza.


Leggendo il libro mi rivedo la faccia di Giampaolo Morelli che ha interpretato Coliando in tv. Invece mentre leggevo la prefazione mi sentivo nella testa la voce di Lucarelli. Un'esperienza letteraria multimediale.



 

Figone del mese

Ieri sera facendo zapping ho trovato su sky l'ennesima versione di Jane Eyre.


Storia meravigliosa, libro stupendo che ho letto e riletto. Di film ne hanno fatti minimo una mezza dozzina. Questa versione è con  Mia Wasikowska nella parte di Jane, Michael Fassbender in quella di Mr Rochester e Judi Dench in quello della governante. In una parte secondaria c'è anche Jamie Bell, quello di Billy Elliot.


Così questo mese di dicembre vince il premio figone del mese (anche se non ha il cappello da Babbo Natale) Fassbernder, che in questo periodo va "molto di moda".



 

martedì 18 dicembre 2012

Il signor Benigli e la Costituzione

Ieri sera ho visto Benigni che spiegava la Costituzione. Ho sempre amato il diritto costituzionale.


Che dire? Meravigliosa esegesi della nostra carta fondamentale... ma che amarezza. Devo dire che in alcuni punti mi sono anche commossa.


Pensare alla grandezza delle intenzioni, dei principi, delle visioni di questi uomini e donne che uscivano dalla guerra e dalla guerra civile. E poi guardi i politici di oggi e ti viene il vomito. 


Tante sarebbero le cose da dire e tante le cose che Benigni ha colpevolmente taciuto, come a esempio i matrimoni gay.


Però ha ragione: già 60 anni fa c'era già tutto scritto. Tutto. E pensate quanto sarà bello quando le verrà finalmente data attuazione!


 


Art. 1


L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.


La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.


Art. 2


La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.


Art. 3


Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.


È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.


Art. 4


La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.


Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.


Art. 5


La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento.


Art. 6


La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche.


Art.7


Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.


I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.[1]


Art. 8


 


Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.


Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano.


I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze. [2]


Art. 9


La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.


Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.


Art. 10


L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.


La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali.


Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge.


Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici. [3]


Art. 11


L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

venerdì 14 dicembre 2012

Spirito natalizio

 volevo sapere se qualcuno mi può spedire due o tre etti di spirito natalizio... proprio quest'anno non mi sento

domenica 2 dicembre 2012

Ti dico una cosa, ma tu non la dire

C@zzo come odio quelli che iniziano la frase con:


"Ti dico un segreto, ma tu non lo dire!"


Ma se è un segreto tienitelo per te, perché mi devi smaronare la vita e darmi un fardello che non voglio?


Se ti hanno detto una cosa in confidenza, tu rispetta la persona che te l'ha detto!


No!


Tu sei fetente e ti vuoi sgravare la coscienza perché è una cosa troppo grossa e allora che fai? Lo dici a me, ma poi ti raccomandi di non dirlo a una certa persona.


E adesso io mi trovo a rimuginare su questa cosa, e questa notte mi sono anche svegliata.


Ah, comunque non è una cosa brutta e nemmeno una cosa illegale. E' solo una cosa importante, ma non posso dirvi altro altrimenti poi dovrei uccidervi.


Niente di personale.