venerdì 29 aprile 2016

Cammina, cammina, cammina

I miei dottori sono concordi col fatto che devo dimagrire per xmila problemi, ultimo ma non ultimo una possibile infiammazione ai nervi sciatici... sì sono vecchia.
Per cui oltre al nordic walking, che faccio due volte a settimana, cerco di camminare quanto più possibile.
Mercoledì pomeriggio in genere torno a casa a piedi, poi cerco di abbinarci uscite estemporanee soprattutto ora che Coso ha ricominciato a lavorare a orari assurdi.
Mi aiuta anche vivere in una città in collina (è molto allenante per alzare battiti cardiaci e dare una scossa al metabolismo) che ha molta storia, molti angoli e scorci caratteristici.
Ieri per esempio ho fatto quasi 5 km.
La mia istruttrice di Nordic mi ha suggerito di usare i bastoncini anche per questo treking urbano... NO WAY.

Ho pensato che sarebbe carino creare un album su FB per le foto catturate durante questi giri. Per evitare di annoiarmi devo cercare sempre strade nuove e cercare anche on line possibili itinerari.
Non sono una grande fotografa e poi il cellulare è quello che è, in più il tempo non aiuta, però ho scoperto degli angolini che mai avrei pensato di andare a esplorare... principalmente per paura di trovare spacciatori at work.
Comunque ieri in una traversa di una delle vie principali, a ridosso delle mura medievali, ho trovato questo giardinetto oasi per gatti, con tanto di casette.
I gatti non si sono minimamente spaventati (a me hanno fatto prendere un colpo) e aspettavano che gli dessi qualcosa da mangiare. Mi sa che la prossima volta mi porto un po' di croccantini in tasca.

Sono passata a trovare una mia amica, che lavora in centro. Sapendo della dieta mi ha chiesto se faccio tante rinunce e se è pesante... Vedi cara E. io cammino per il senso di colpa :D

martedì 19 aprile 2016

Gatto, gatto delle mie brame

Aggiornamenti pelosi:
1) Yoda ha passato il controllo dalla Vet, ma deve ancora mettere le gocce nell'orecchio per colpa del cerume. Diciamo che Yoda NON è contento. Per niente. Ha persino morso la veterinaria mentre cercava di controllargli il timpano.
Ancora non abbiamo trovato a comprare i guanti di pelle di drago.

2) Anakin è quasi come un cane. Pur essendo molto indipendente ama moltissimo essere coccolato. Spesso e volentieri quando lo chiamo corre a farsi grattare tra le orecchie e sotto il mento. Ieri sera noi tre (cioè io, Coso e Yoda) eravamo in sala mentre Ani era nello studio. E' bastato il mio richiamo personale ed è arrivato di corsa.... beh forse perché il richiamo personale è sempre associato a cose piacevoli come il cibo e i premietti.
Anakin è anche il mio body guard in bagno.

3) Essendo loro cacciatori notturni devono trovare molto frustrante il fatto che noi dormiamo tutta la notte invece di giocare con loro.
Per cui sono stati felicissimi quando l'altra mattina mi sono alzata alle 5 (soffro di disturbi del sonno a quanto pare).
Per cui ci siamo ritrovati nella stanza che ci funge da guardaroba dove loro sono stati felicissimi di arrampicarsi su di me, giocare col cordino del pigiama, con le dita dei miei piedi (promemoria: tagliargli le unghie il prima possibile). 
Però, pare che finalmente abbiamo trovato chi fa incursioni nel nostro armadio: Yoda riesce a sfessurare le ante quanto basta per entrare, fare un giro e uscire. Ovviamente il Piccolo non è da meno e deve copiare in tutto il grande.

4) Continua l'assalto di Yoda al povero e indifeso tronchetto della felicità. L'altro giorno abbiamo ingaggiato una lotta epica. Yoda pronto a saltare (con carica del posteriore e necessari sculettii) e io che gli dicevo No! E' andato avanti per un bel pezzo. E' inutile, quando si fissano su una cosa non c'è verso di fargli cambiare idea

lunedì 18 aprile 2016

Gatti vs Cani

Ho incontrato una collega e parlando mi ha chiesto come stanno i pelosetti e io le ho raccontata che la scorsa settimana abbiamo dovuto mettere a Yoda delle gocce perché aveva un po' di cerume nell'orecchio.
La collega, che ha un cane, mi ha chiesto candidamente: Come te ne sei accorta? Non ti rispondeva quando lo chiamavi?
(la mia espressione perplessa)

Mi è venuto da ridere.
Vedi collega, sono gatti, se li chiami - che sentano o non sentano - non fa nessuna differenza.
Anzi, non so se avete presente il gatto quando muove l'orecchio quando sente un rumore molesto. Ecco Yoda, da autentico Gatto Disgusto, quando lo chiamo spesso fa così... ma il più delle volte non fa alcun segno per far capire di avermi sentito.

Un mio collega, dotato anche lui di gatto, ha postulato questa evidenza scientifica: certo che se apri una scatoletta ti sente anche se è a New York



venerdì 15 aprile 2016

Del circo e di amenità varie

Mi rendo conto che avermi come collega non sia molto facile. Rompo e sono una che tende a comandare. Purtroppo sul lavoro ho questo carattere poco accomodante.
Però ditemi voi.
La collega M va sempre in giro con una o due borse (grandi come quelle di Mary Poppins), in cui, come dice lei manca solo il ferro da stiro.
Oggi lei ha un convegno che si tiene proprio sopra il nostro ufficio per cui è passata per allegerirsi. Secondo lei alleggerirsi significa lasciare l'agenda e il cellulare e portarsi dietro il resto della casa mobile.

Ora (a parte quanto peseranno mai ste cose) il cellulare lo voleva lasciare acceso dentro un cassetto. Siccome non è infrequente che riceva telefonate sul lavoro, le ho chiesto se lo poteva spegnere o quantomeno gli poteva togliere la suoneria.
A lei è sembrata una richiesta insensata.
Ma se tanto non ci sei, spegnilo no?
Lei mi ha risposto: se suona lascialo suonare, tanto che fastidio ti dà?
Alla fine si è ripresa cellulare e agenda ed è andata via bofonchiando.
Le avrei sbattuto la testa contro il muro.
Se ti chiedo di spegnerlo è perché magari mi da fastidio se inizia a squillare con una suoneria altissima anche dentro un cassetto. Mica è insonorizzato!
Se poi chi chiama è di quelli che quando non rispondi iniziano a telefonare a raffica, qui si rischia di impazzire.
E poi sinceramente, in un posto dove dovrebbe esserci silenzio fa anche una brutta impressione.
Parecchie volte i nostri utenti si sono lamentati della confusione che può esserci al front office, e molto spesso sono coinvolte la collega M e la collega G.

A proposito della collega G, si occupa degli studenti che fanno brevi tirocinii.
Io invece mi occupo degli studenti che lavorano con noi part time.
Le ho chiesto di organizzarci e concordare i turni per evitare che il front office diventi tipo spiaggia balneare, ma non c'è verso. I suoi studenti non fanno programmazione, vengono più o meno a orari flessibili. Questo ovviamente perché organizzare, fare calendari, preparare lavori da svolgere costa fatica (spesso poi non sai nemmeno che tirocinante ti trovi davanti, se è uno che lavora bene ed è volenteroso o se è uno sfaticato che sta qui solo per le ore/credito).
A me ste cose mi fanno uscire dai gangheri.
Non è che dobbiamo essere il refugium peccatorum degli studenti universitari.
Ovviamente quando si trova persone che non posso fare determinati lavori in autonomia, la collega li scarica al Front Office, dove stanno lì a scaldare la sedia e a studiare per i fatti loro, se va bene, o fanno danni, se va male. E indovinate chi chiamano se c'è un problema o una rogna da risolvere?
Altra cosa che se fosse un ufficio privato non sarebbe certo vista di buon occhio.

Bon, oggi va così

martedì 12 aprile 2016

Non ti preoccupare. Io sto bene qui

Ieri sera con Coso siamo stati invitati a cena a casa di amici.
Nell'uscire di casa, dopo aver chiuso la porta della sala, abbiamo fatto l'appello dei gatti.
Ci risultava assente il 50% della popolazione felina.
Yoda aveva marcato visita.
Ma dov'è?
Dove sarà finito?
Cerca, cerca, cerca.
Alla fine lo trovo nello stanzino. Mi aveva seguito e io, non essendomene resa conto, l'ho chiuso dentro.
Apro la porta e lo trovo lì: seduto comodo e serafico davanti alla porta.
"Ma benedetto, se ti chiudo dentro a una stanza, miagola. No?"
Poi Coso mi ha fatto notare che il gatto era rimasto chiuso nel suo paradiso personale con la scorta di croccantini di 10 kg e le confezioni di latte.

venerdì 8 aprile 2016

Quasi quasi mi metto paura da sola

Da un anno, giorno più giorno meno, ho intrapreso un lungo cammino, diciamo l'ennesimo. Spero che questa volta sia quella definitiva.
Sto cercando di cambiare il mio stile di vita e diciamo che in parte ci sono riuscita.
Diciamo che in 1 anno di alimentazione bilanciata e attività fisica ho perso 13 kg. Poi mi sono un po' bloccata.

Per il dottore che mi segue non è sufficiente per cui da gennaio sono in cura dal dietologo della mia migliore amica.
Devo dire che grazie a lui mi sono un po' sbloccata (anche se di mezzo c'è stata la maledetta Pasqua).
Il dietologo insiste molto sull'attività fisica. Secondo lui io dovrei trovare il tempo di andare a camminare 45 minuti tutti i giorni.
Certo.
Sarebbe bello.
Ah sì.
Però nella vita faccio anche altro.

Voglio provare ad applicare il programma FlyLady anche all'attività fisica programmando di muovermi in giorni prestabiliti. Magari in questo modo mi viene meglio.
Per cui il piano di massima è questo:
- Lunedì e mercoledì tornare a casa a piedi dal lavoro (2,30 km circa)
- martedì e venerdì fare Nordic Walking, tempo permettendo
- sabato o domenica fare una camminata in centro (la fortuna di abitare in una città abbarbicata su un colle è che salendo in centro ti alleni per forza)

Magari con l'applicazione del mio contapassi potrei anche creare i percorsi.
Il prossimo aggeggio che mi prendo lo prendo con il gps così mi scarico anche quei dati.

lunedì 4 aprile 2016

Barare un po'

Lo ammetto.
Sono una flylady disonesta. Non uso il famoso timer per scandire le faccende domestiche.
Come da programma e da Control Journal ogni giorno dovrei fare:
- 2 minuti di controllo hot spot (punti del bordello)
- 5 minuti di salvataggio stanza
- il magico potere dei 15 minuti

Quando suona il timer, bon! Dove sei arrivata sei arrivata. Finito. Metti via tutto.
Ecco io devo dire che se anche suona il timer, se non ho finito di fare quella cosa non smetto. Il pensiero che ho lasciato una cosa a metà mi darebbe troppo fastidio.
E poi mi serve anche per avvantaggiarmi quando so di aver una settimana pesante o per recuperare momenti di pigrizia :D


By the way, la trasformazione della nostra casa caos (Casa Anti Ospiti a Sorpresa) procede a gonfie vele. Coso è molto collaborativo e ormai senza che gli dica niente si adegua ad alcune abitudini. Per ora siamo alle più semplici: rigovernare la cucina dopo cena e mettere via il pile dentro il pouf prima di chiudere la sala per la notte.

Sono soddisfazioni.

Pensavo che le "testimonianze" che arrivano via e-mail dal gruppo fossero di alcune esaltate e invece devo dire che è proprio vero: fare ordine a casa aiuta a fare ordine nella testa.
Oh YES!