giovedì 19 maggio 2016

Reading challenge 2016

E' un po' che non aggiorno la Reading Challenge.
Intanto piccolo conto: ho spuntato 29 punti me ne dovrebbero mancare 11

L'uomo di Marte di Andy Weir
Un libro che parla di un viaggio

Mark Watney è stato uno dei primi astronauti a mettere piede su Marte. Ma il suo momento di gloria è durato troppo poco. Un’improvvisa tempesta lo ha quasi ucciso e i suoi compagni di spedizione, credendolo morto, sono fuggiti e hanno fatto ritorno sulla Terra. Ora Mark si ritrova completamente solo su un pianeta inospitale e non ha nessuna possibilità di mandare un segnale alla base. E in ogni caso i viveri non basterebbero fino all’arrivo dei soccorsi. Nonostante tutto, con grande ostinazione Mark decide di tentare il possibile per sopravvivere. Ricorrendo alle sue conoscenze ingegneristiche e a una gran dose di ottimismo e caparbietà, affronterà un problema dopo l’altro e non si perderà d’animo. Fino a quando gli ostacoli si faranno insormontabili…

Dopo aver visto il film con Matt Damon ero proprio curiosa di leggere questo libro.
Lettura piacevole e ricca di humor... anche se tutte le robe scientifiche l'ho prese per vere per pura fede

Kobane Calling di Zerocalcare
Una graphic novel
Un libro su una cultura che non conosci

Tre viaggi nel corso di un anno. Turchia, Iraq, Siria, per documentare la vita della resistenza curda in una delle zone calde meno spiegate dai media mainstream. Zerocalcare realizza un lungo racconto, a tratti intimo, a tratti corale, nel quale l'esistenza degli abitanti del Rojava (una regione il cui nome non si sente mai ai telegiornali) emerge come un baluardo di estrema speranza per tutta l'umanità.
E che gli vogliamo dire a questo Romano di Rebibbia?

Devo cercare un libro in biblioteca che parli del popolo Curdo, così poi spunto un'altra categoria ;)

giovedì 12 maggio 2016

La poracciaggine



Anche se non siamo sudditi di Baby George anche noi abbiamo la poracciaggine endemica.
Per questo motivo (vorrei dire che parte della colpa è di Proletarina che mi ha fatto precipitare in un gorgo) ho iniziato a lavorare sulla psicologia della compratrice nemmeno tanto incallita.
Mi sono fatta il mio Kakebo (che non è una parolaccia) e ho chiesto l'ammissione a un gruppo Facebook che si occupa proprio di questo: cercare di capire dove cavolo vanno a finire a fine mese i nostri soldi.
Questo per me è un mistero ancora più misterioso del buco nero nella lavatrice e la smaterializzazione dei calzini.
Tra i tanti suggerimenti che ci sono in questo gruppo mi è piaciuto quello del "Risparmio delle 52 settimane".
La prima settimana metti nel tuo porcellino (io ho una balena azzurra che chiamo Giugy) 1 euro.
La seconda settimana si "conferiscono" 2 euro. La terza settimana 3 euro, ecc ecc. In questo modo dopo 4 settimane hai già 10 euro, Dopo 20 settimane, 210 euro ecc ecc fino ad avere a fine anno (se sei bravo) 1378 euro.

Ecco non credo che riuscirò mai a tenere il passo con le settimane, però mi piacerebbe avere un bel gruzzolo da qui a un anno, così magari per il nostro ventesimo anniversario io e Coso potremmo fare un bel viaggio :D

domenica 8 maggio 2016

Kakebo

Oggi non avevo molto da fare, la domenica le Fly Lady riposano e niente passeggiata perché l'istruttrice di nordic walking, davanti al mio rinnovato entusiasmo per le passeggiate all'aria aperta, mi ha consigliato di non strafare e di lasciar riposare i muscoli tra una camminata e l'altra.
Così mi sono messa a curiosare in rete e ho riscoperto il Kakebo.

Dal sito dell'editore:
Il Kakebo è “il libro dei conti di casa a cui i giapponesi affidano il proprio budget personale”. In pratica è una specie di agenda in cui potrai registrare le entrate e le uscite ma soprattutto riflettere sulle tue abitudini di spesa, per imparare a risparmiare e a migliorare la gestione delle tue finanze.

Quello che si trova in commercio però non mi piace moltissimo per cui ho deciso di crearmene una versione privata (sulla cui copertina ho messo il simpatico Maneki Neko).
Non è molto complicato, sono solo una serie di tabelle.
Ora devo decidere se far partire il mese direttamente dal primo del mese o se è meglio farlo partire dal 23, ossia quando ci pagano lo stipendio.

Fino a ora ho provato con un'app sul cellulare, però anche se è molto comoda per fare i conti non mi soddisfa in pieno.

Ora la povera stampante a inchiostro che abbiamo a casa fa fatica a stampare le 80 pagine che ho prodotto.
L'idea comunque è quella di arrivare, con calma, a creare una super agenda (da far stampare alla copisteria sotto casa) in cui riunire il Control Journal delle Fly Lady, il Task Control Journal e il Kakebo... Forse per dicembre ce la farò, meglio non avere fretta.


mercoledì 4 maggio 2016

Piccole soddisfazioni

Sai che è una buona giornata quando la mattina, sulla scrivania, non trovi messaggi della collega che fa il pomeriggio.

venerdì 29 aprile 2016

Cammina, cammina, cammina

I miei dottori sono concordi col fatto che devo dimagrire per xmila problemi, ultimo ma non ultimo una possibile infiammazione ai nervi sciatici... sì sono vecchia.
Per cui oltre al nordic walking, che faccio due volte a settimana, cerco di camminare quanto più possibile.
Mercoledì pomeriggio in genere torno a casa a piedi, poi cerco di abbinarci uscite estemporanee soprattutto ora che Coso ha ricominciato a lavorare a orari assurdi.
Mi aiuta anche vivere in una città in collina (è molto allenante per alzare battiti cardiaci e dare una scossa al metabolismo) che ha molta storia, molti angoli e scorci caratteristici.
Ieri per esempio ho fatto quasi 5 km.
La mia istruttrice di Nordic mi ha suggerito di usare i bastoncini anche per questo treking urbano... NO WAY.

Ho pensato che sarebbe carino creare un album su FB per le foto catturate durante questi giri. Per evitare di annoiarmi devo cercare sempre strade nuove e cercare anche on line possibili itinerari.
Non sono una grande fotografa e poi il cellulare è quello che è, in più il tempo non aiuta, però ho scoperto degli angolini che mai avrei pensato di andare a esplorare... principalmente per paura di trovare spacciatori at work.
Comunque ieri in una traversa di una delle vie principali, a ridosso delle mura medievali, ho trovato questo giardinetto oasi per gatti, con tanto di casette.
I gatti non si sono minimamente spaventati (a me hanno fatto prendere un colpo) e aspettavano che gli dessi qualcosa da mangiare. Mi sa che la prossima volta mi porto un po' di croccantini in tasca.

Sono passata a trovare una mia amica, che lavora in centro. Sapendo della dieta mi ha chiesto se faccio tante rinunce e se è pesante... Vedi cara E. io cammino per il senso di colpa :D

martedì 19 aprile 2016

Gatto, gatto delle mie brame

Aggiornamenti pelosi:
1) Yoda ha passato il controllo dalla Vet, ma deve ancora mettere le gocce nell'orecchio per colpa del cerume. Diciamo che Yoda NON è contento. Per niente. Ha persino morso la veterinaria mentre cercava di controllargli il timpano.
Ancora non abbiamo trovato a comprare i guanti di pelle di drago.

2) Anakin è quasi come un cane. Pur essendo molto indipendente ama moltissimo essere coccolato. Spesso e volentieri quando lo chiamo corre a farsi grattare tra le orecchie e sotto il mento. Ieri sera noi tre (cioè io, Coso e Yoda) eravamo in sala mentre Ani era nello studio. E' bastato il mio richiamo personale ed è arrivato di corsa.... beh forse perché il richiamo personale è sempre associato a cose piacevoli come il cibo e i premietti.
Anakin è anche il mio body guard in bagno.

3) Essendo loro cacciatori notturni devono trovare molto frustrante il fatto che noi dormiamo tutta la notte invece di giocare con loro.
Per cui sono stati felicissimi quando l'altra mattina mi sono alzata alle 5 (soffro di disturbi del sonno a quanto pare).
Per cui ci siamo ritrovati nella stanza che ci funge da guardaroba dove loro sono stati felicissimi di arrampicarsi su di me, giocare col cordino del pigiama, con le dita dei miei piedi (promemoria: tagliargli le unghie il prima possibile). 
Però, pare che finalmente abbiamo trovato chi fa incursioni nel nostro armadio: Yoda riesce a sfessurare le ante quanto basta per entrare, fare un giro e uscire. Ovviamente il Piccolo non è da meno e deve copiare in tutto il grande.

4) Continua l'assalto di Yoda al povero e indifeso tronchetto della felicità. L'altro giorno abbiamo ingaggiato una lotta epica. Yoda pronto a saltare (con carica del posteriore e necessari sculettii) e io che gli dicevo No! E' andato avanti per un bel pezzo. E' inutile, quando si fissano su una cosa non c'è verso di fargli cambiare idea

lunedì 18 aprile 2016

Gatti vs Cani

Ho incontrato una collega e parlando mi ha chiesto come stanno i pelosetti e io le ho raccontata che la scorsa settimana abbiamo dovuto mettere a Yoda delle gocce perché aveva un po' di cerume nell'orecchio.
La collega, che ha un cane, mi ha chiesto candidamente: Come te ne sei accorta? Non ti rispondeva quando lo chiamavi?
(la mia espressione perplessa)

Mi è venuto da ridere.
Vedi collega, sono gatti, se li chiami - che sentano o non sentano - non fa nessuna differenza.
Anzi, non so se avete presente il gatto quando muove l'orecchio quando sente un rumore molesto. Ecco Yoda, da autentico Gatto Disgusto, quando lo chiamo spesso fa così... ma il più delle volte non fa alcun segno per far capire di avermi sentito.

Un mio collega, dotato anche lui di gatto, ha postulato questa evidenza scientifica: certo che se apri una scatoletta ti sente anche se è a New York