martedì 30 ottobre 2007

Una settimana a casa

Con il ponte di ogni santi e approfittando di due visite mediche specialistiche ho ottenuto una settimana di ferie da passare nella tranquillità della casa dei miei genitori (possiamo dire così o vogliamo dire nelle case dei miei genitori? Si, forse così è più corretto).

A parte il freddo che mi sta congelando le dita dei piedi (magari potrei anche infilarmeli un paio di calzini) devo dire che la villeggiatura per ora va bene. Sono tornata da sabato e non ci sono stati grossi problemi, se si vuole escludere la discussione con lottico che mi ha sbagliato la gradazione delle lenti a contatto e che si ostinava a dirmi che le lenti andavano bene (ma scusa... se io non ci vedo bene come fai a dire che vanno bene?) e che erano uguali a quelle di 5 anni fa. Mi sono stupita con quanta calma ho fronteggiato la situazione (invece di mettermi a urlare che era un emerito imbecille) e sono riuscita a spiegargli che a febbraio abbiamo dovuto correggere gli occhiali e che quindi le lenti vecchi non potevano più andare bene. Comunque per ora la cosa sembra sistemata: abbiamo rimisurato la vista e il tipo lha rispedite indietro.

Ieri poi ho preso appuntamento in ospedale per un piccolo interventino: il 29 gennaio mi opero in day hospital per togliere una piccolo polipetto, pare che non sia niente di grave... però quando la dottoressa ha detto che è in anestesia totale io un pochino mi sono preoccupata.

Mercoledì poi finirò il giro dei medici con una puntatitna dalla dietologa per registrare eventuali nuovi progressi nella lotta contro ladipe.

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mercoledì 24 ottobre 2007

Latitanza

Non sto ballando al ritmo della paranza, non temete. E che in questi giorni non mi è accaduto nulla di esaltante o minimamente degno di essere riportato.


La vita procede sempre uguale: per ora mia sorella si accampa in camera mia quattro giorni a settimana; Andrea fa il pendolare del week end da Reggio Emilia, il circo è sempre più circo, con colleghe che continuano a fare scherzi telefonici e a tormentare altre colleghe (qualcuno a ben ragione potrebbe chiamarlo anche mobbing).


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giovedì 18 ottobre 2007

Tutti amano lIkea

E capitato, in ufficio, che si parlasse anche con alcuni utenti dellIkea. Ieri, uno di questi utenti, uno abbastanza strano, è venuto da me e mi ha chiesto:


- Lei ha intenzione di andare allIkea?

- Forse a dicembre, perché?

- No, perché mi serviva un comodino!




 


Stendiamo un velo pietoso

 


Oggi, una mia collega, mi ha chiamato da casa. Io mi sono preoccupata, invece non era niente di grave. - Ma è vero che vai allIkea? - Si, ma a dicembre. - Ah, se poi mi dovessi dimenticare, mi ricordi di chiederti, quando vai allIkea, di prendermi un copripiumone?

 


Credo che ci sia qualcosa nellaria che ci frigge i neuroni.
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Fratelli serpenti

Ieri ero al telefono con una ragazza che conosco e vedo spesso e ho scoperto una cosa che mi ha gelato il sangue. Lei, causa lavori precari e sotrie damore fallite alle spalle, a quasi 40 anni vive ancora con i suoi. O meglio dovrei dire viveva, perché sua madre è morta lanno scorso dopo una lunghissima e dolorosa malattia, mentre ora suo padre vive con unaltra donna. Per lei non ci sarebbe nessun problema, anzi è felice per suo padre, il problema è dato da uno dei suoi fratelli che pretenderebbe da lei laffitto. Secondo questo ragionamento contorto di questo stronzo siccome lei abita nella casa dei genitori dovrebbe pagare un affitto. Non ho ben capito se pretende che lei lo paghi a lui o a suo padre.


Fatto sta che lei, per non dover stare a combattere con il fratello sta cercando unaltra sistemazione, magari una stanza in affitto.


Oggi lho incontrata ma non sapevo se chiederle niente o meno. Non vorrei passare per invadente, ma allo stesso tempo sono preoccupata. Sono sei anni che ci conosciamo e abbiamo passato molto tempo insieme, abbiamo condiviso molte cose e sappiamo che in un certo qual modo possiamo sempre contare luna sullaltra.


Mamma mia che situazione


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mercoledì 17 ottobre 2007

TecnicI

Una cosa abbastanza rilassante nel mio lavoro è stare a contatto con i tecnici: tecnici del pc o delle fotocopiatrici. Con i tecnici delle fotocopiatrici mi diverto sempre da morire, ormai dopo 6 anni si scherza e si sfiorano anche le questioni personali.


Ieri uno di questi tecnici è venuto a cambiare un distributore. Appena lho visto gli ho fatto notare che rispetto a quello che portava via era "negativo", ossia mentre il primo era di colore grigio e blu il secondo era blu e grigio. Francesco (così si chiama) mi ha guardato con aria sconzolata e mi ha fatto un appunto: avrei dovuto accorgermi delle diverse funzionalità, che lui avrebbe guardato il nuovo accettatore di banconote e non il colore. Gli ho fatto notare che questo dipende dai cromosomi: da chi ha quello Y e chi quello X. Tanto per non smentirmi sono stata a guardare mentre lui sistemava il nuovo distributore chiedendoli se gli serviva una mano, se dovevo dirgli se era dritto o se pendeva e se doveva attaccarlo più in alto o più in basso.


Lui che è sposato da un paio danni mi ha guardato con occhi pieni dodio e mi ha apostrofato dicendo: "Non è un quadro antico!"


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Un uomo un perché

Carceri, lallarme del Dap che stima che entro un anno un anno e mezzo il sistema carcerario sarà al collasso. E cosa risponde il santo ministro dell ingiustizia? Ah, ma se non avessimo fatto lindulto staremmo peggio!!!


Perché commentare le dichiarazioni di un ministro che è riuscito a battere in impopolarità persino i soliti bistrattati e contestati ministri delleconomia e della squola?


Grazie di esistere signor Ministro. 


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martedì 16 ottobre 2007

La prossima volta prendo il tavernello

Ieri avevo bisogno di una gratificazione, così quando sono andata a fare la spesa mi sono presa una bottiglia di Lancers rose, quel vino portoghese frizzantino buono buono che costa una tombola.


Pessima idea. Ah! Che pessima idea. Quando è stato il momento di aprirlo il tappo ha iniziato a fare i capricci: non ne voleva sapere di uscire e ha iniziato a sbriciolarsi. Ogni volta che cercavamo di fare leva sui bracci del cavatappi ci ritrovamo con tanta forfora di sughero. Abbiamo cambiato tre cavatappi (uno labbiamo chiesto in prestito alla vicina), ma non cè stato niente da fare. Alla fine a mali estremi abbiamo iniziato a intagliarlo con il coltello fino a quando non siamo riuscite a mandare il moncherino di tappo dentro la bottiglia. A quel punto armate di bottiglia, imbuto e colino abbiamo travasato il vino...


La prossima volta prendo il Tavernello!!!


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Cappuccino alla fermata

Oggi ne ho vista una davvero eccezionale: questa mattina alla fermata del bus davanti alla stazione uno si è presentato con una tazza di cappuccino preso nel bar del piazzale. Non uno di quei bicchieri di plastica o polistirolo che servono per caffè e simili da asporto, no. Una tazza di ceramica con tanto di logo. Il tipo ha bevuto il cappuccino poi come se niente fosse ha lasciato lì la tazza sporca ed è salito sul bus.


Cose dellaltro mondo


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lunedì 15 ottobre 2007

Grazie alla mia amica, che dico amica, sore virtuale Modessa ho trovato il sito di tale Professor Pinetti (tipo davvero particolare) che ha elaborato un algoritmo per il nome ancestrale del nick name o qualcosa del genere. Immagino di essere lultima ad aver scoperto una cosa del genere. Ho provato sul sito a inserire lindirizzo del mio blog e sono arrivata a questo:


 



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Tecnicolor

Forse il trucco non è la soluzione a tutti i mali... però caspita se funziona. 

Lesperimento di questa mattina con il nuovo ombretto e il fard è andato alla grande. Stupisce il fatto che ci sono ancora margini di miglioramento.


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domenica 14 ottobre 2007

Enciclopedia ignoranza

Ieri sera, grazie a Pierpaolo Rossi (il fratello cattivo e di destra del comico di sinistra Paolo Rossi) ho colmato unaltra delle lagune di ignoranza che compongono la mia Treccani di ignoranza. Nel corso della trasmissione di quel sovversivo crimina di Fazio, Fabio ha letto un discorso di tale Pericle

agli Ateniesi sulla DEMOCRAZIA.





ATENE 461 a.C


Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questo viene chiamato democrazia.


Qui ad Atene noi facciamo così.


Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell’eccellenza.


Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento.


Qui ad Atene noi facciamo così.


La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non siamo sospettosi l’uno dell’altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo.

Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo.


Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private.


Qui ad Atene noi facciamo così.


Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa.


E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso.


Qui ad Atene noi facciamo così.


Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benchè in pochi siano in grado di dare vita ad una politica, beh tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla.


Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della democrazia.

Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà sia solo il frutto del valore.


Insomma, io proclamo che Atene è la scuola dell’Ellade e che ogni ateniese cresce sviluppando in sé una felice versalità, la fiducia in se stesso, la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che la nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero.


Qui ad Atene noi facciamo così.


 


[youtube http://www.youtube.com/watch?v=dHW2YaReTwY]

Ganzi questi ateniesi, no?


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sabato 13 ottobre 2007

Tecnicolor ma con trucco

Ogni tre o quattro mesi devo fare un salto in profumeria per rimpinguare le mie scorte (non molto grandi) di belletto. Niente di troppo complicato: fondotinta, cipria, qualche rossetto. Durante una delle ultime razie ho preso anche leyeliner e sebbene abbia passato alcune ore a esercitarmi ancora non ho capito come capperi si usa (aspetto che la mia sorella virtuale Modessa arrivi a trarmi dimpaccio9.

Questa settimana ho dovuto fare scorta: fondotinta e cipria erano finiti così ho fatto un salto in una famosa catena nazionale di profumerie dove ho comprato, oltre ai due articoli citati, un rossetto e un matitone occhi da usare come ombretto rosato.

Le cassiere mi hanno fatto gentile omaggio della loro rovista e leggendo ho scoperto che questanno andrà di moda il trucco acqua e sapone, il trucco non trucco.

Trucco non trucco un par de ciufoli!!! Voi lo sapevate che per avere questo aspetto "non truccato" ci vuole una buona mezzora di sessione trucco? Per me che sono impedita diventano anche 45 minuti. Comunque sia ho deciso di provarlo, perché penso che si possa adattare bene al mio gusto: trucco poco appariscente, colori tenui se possibile sui toni del marrone.

Quindi, questa mattina, armata di bancomat mi sono recata nuovamente in profumeria e ho acquistato il fard rosa (è un must per dare un minimo di colore semi naturale agli zigomi) un bellissimo ombretto che tende allarancio (mooooooooooolto tenue) e una matita occhi chiara da passare sulla palpebra inferiore per dare maggiore luminosità allocchio.

Con tutte queste cose sono tornata a casa e mi sono messa allopera... non prima di aver cercato su internet (siano benedetti quelli che hanno inventato internet e quelli che hanno pensato a google)  le necessarie istruzioni.

Mi è venuto quasi un colpo quando ho visto lo schema di come si trucca un occhio. Non avrei mai immaginato che una parte così piccola del nostro corpo avesse bisogno di tanti cavoli. Cacchio, cè di che passare interi pomeriggi davanti allo specchio a fare prove. Senza considerare il fatto che quando mi trucco la mattina per andare a lavoro o sono di corsa perché devo volare a prendere il bus oppure mi trucco in ufficio.

Se riesco ad avere risultati decenti voglio provare a postare una foto.



PS: nota a margine, mia mamma è sempre felicissima quando spendo "capitali" in profumeria. Si sente sollevata che ogni tanto abbandoni il mio look da supercozza e cerchi di sembrare un supercozza in tecnicolor ;)


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Una mela per la vita

Come ogni anno torna puntuale lappuntamento dellAISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) "Una mela per la vita". In centinaia di piazze italiane, oggi e domani, con un contributo di 7 euro si può acquistare un sacchetto di mele e partecipare così al finanziamento di opere assistenziali a favore dei malati di questa terribile malattia.

Io he no presi due sacchi, mia sorella e mia mamma altrettanti, la mia coinquilina uno. E voi che aspettate?


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venerdì 12 ottobre 2007

Una donna, un esempio

La senatrice a vita Professoressa Rita Levi Montalcini, nei giorni scorsi è stata oggetto di un "indegno attacco" (così il Presidente della Repubblica): un parlamentare (taccio il partito di appartenza) le ha spedito delle stampelle.


La vincitrice del Premio Nobel ha risposto così.


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Sogni

Notte abbastanza agitata. Ho fatto due sogni davvero memorabili.


Per prima cosa ho sognato che cera un tizio che rincorreva mia sorella per costringerla a sniffare non so che droga che aveva la consistenza della sabbia colorata.


Poi ho sognato di lavorare in una biblioteca aperta sulla spiaggia, tipo quei ristoranti che si affacciano sui bagni e roba del genere, e che cera un gruppetto di ragazzi, vestiti e con gli zaini (laddove entrare con lo zaino in biblioteca era proibito) che stavano facendo un sacco di confusione impedendo così agli altri utenti di studiare. Ad un certo punto questi attaccavano anche lo stereo a tutto volume. Allora io, che non riuscivo a tenerli a bada, chiamavo la polizia che li ha caricati manco fossero degli ultrà.


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Andrea Gardini nella Hall of Fame

(AGI/ITALPRESS) - Roma, 8 ott. - Il nome di Andrea Gardini, ex capitano azzurro e stato inserito tra quelli che hanno fatto la storia del volley. Da Morgan, che invento il gioco, a Velasco, da Kiraly a Matsudaira e Timmons, passando per Regla Torres e Jenny Lang Ping. Il "Gardo" e il primo giocatore giocatore italiano che ha lonore di entrare nella Hall of Fame. La cerimonia in cui verra celebrato il suo ingresso nel gotha della pallavolo storica mondiale si terra giovedi prossimo 11 settembre a Holyoke, in Massachusetts sede della Volleyball Hall of Fame. Partendo per gli States, Gardini ha rilasciato una breve dichiarazione: "E un grande onore essere ricordato come uno dei migliori atleti di sempre del volley mondiale. Ad Holyoke ce tutta la storia del nostro sport".

  Andrea Gardini (nato a Bagnacavallo, l1 ottobre 1965) e stato uno dei giocatori piu vincenti della storia del volley italiano, con la maglia azzurra ha vinto tre titoli Mondiali, giocato quattro Olimpiadi conquistando due medaglie (argento Atlanta 1996 e bronzo Sydney 2000) e salito sui grandi del podio di tutte le piu importanti manifestazioni internazionali.


http://www.agi.it/sport/altro/notizie/200710081518-spr-rom1098-art.html


Notizia davvero da incorniciare





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Sfangata

E anche questa settimana labbiamo sfangata: tra impegni di lavoro vero e quelli con la redazione di FantasyMagazine sono stata talmente impegnata che non ho avuto nemmeno il tempo di aggiornare il blog. Comunque alla fine poco male, in fondo non ci sono molte novità da riferire, ma andiamo con ordine.


Questa mattina in ufficio su dieci persone siamo presenti in 3. No, dico in 3. Il mio collega di postazione è malato, due mie colleghe devono fare il pomeriggio per cui entrano alle 1, due colleghe hanno da fare con i familiari malati, una ha telefonato 3 secondi fa per dire che si prende due giorni di ferie. Il direttore arriva sempre tardi e tanto quando arriva è come se non ci fosse o deve partire per un altro ufficio. Per fortuna che ci sono gli stagisti.


Ieri sera sono andata a mangiare la pizza con la mia coinquilina Manu e mia sorella. La pizza era buona e non eccessivamente cara, il posto è carino e i camerieri sono solleciti (sono solleciti perché prima ti servono, prima te ne vai e liberi il tavolo e prima un nuovo cliente può accomodarsi). Dopo cena (ore 21:15) siamo andate a fare una passeggiata in centro, birra e passeggiata ci hanno riscaldato. Volevamo andare al cinema, ma in centro non cera niente di interessante e poi Manu ha iniziato a sbadigliare (si, siamo nottambule). Per cui alle 22:30 eravamo già a casa pronte a infilarci nel letto. Ci siamo divertite però, cera presa a ridere, come delle matte.


Ieri ho fatto un incontro davvero interessante. Da noi è venuto un dottorando siriano, che non spiccica una parola di italiano. Raga... è bellissimo somiglia sputato sputato a Clive Owen. Siccome il mio collega non spiccica una parola di inglese lho dovuto gestire io. Pare che quello che gli ho detto labbia capito (la cosa non era poi così scontata). 



Ieri è stata davvero una giornata intensa. Uscita dal lavoro sono andata in giro per shopping. Avevo visto un bel paio di stivali (che chiaramente Laura e Manu hanno bocciato), purtroppo però il 38 non ce lavevano e comunque il 39 mi stava stretto al polpaccio. Perché non si dimagrisce sui polpacci?

 


Perché, anche se ho fatto colazione 2 ore fa, ho già fame?

 


Questa settimana ho avuto il blocco della lettura non sono riuscita a leggere più di una decina di pagine di un libro che comunque mi piace e mi intriga. Spero che sul treno, tra oggi e domenica, riesca a dare una bella sfoltita alle pagine che mi mancano alla soluzione dellomicidio. Lo scorso week-end quando sono andata a Reggio nellEmilia in quasi 8 ore di viaggio ho letto 200 pagine. Sempre a proprosito di lettura devo riuscire a impormi un temporaneo blocco dellacquisto dei libri perché mi sono resa conto che la pila dei libri che aspettano di essere letti sta assumendo le dimensioni della Torre di Babele.
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domenica 7 ottobre 2007

Buono il Brusco

Eccomi qui. Tra 50 minuti partirà il treno che dalla verde e pianeggiante Reggio nellEmilia mi riporterà a Perugia dopo questo fine settimana trascorso con il mio amore. Questi due giorni qui sono stati davvero un toccasana: una pausa rilassante, ma allo stesso rivitalizzante chiusa con un giro a una mostra mercato e una buona bottiglia di "Brusco" del contadino.


Siamo stati a fare un giretto nella provincia (non troppo lontano visto che il nostro mezzo di locomozione è il mio vecchio scassone) siamo stati sulla riva del Po e a Brescello, la mitica Brescello di Don Camillo e Peppone.


LEmilia, oltre a essere una regione dalla straordinaria cucina, è terra di outlet o spacci aziendali... che non potevo lasciarmi scappare. Abbiamo visto lo spaccio della Max Mara e delle Geox, della Bassetti e di Ermenegildo Zegna. Risultato? Io sono tornata a casa a mani vuote, mentre Andrea ha approfittato di tante piccole occasioni per portare via un paio di pantaloni e una camicia davvero bella, un completo letto della Bassetti (quello con i delfini) e asciugamani, strofinacci e lo straordinario set allamericana per due di Snoopy. Ha saltoto il negozio di scarpe perché lì aveva fatto spesa la settimana scorsa. Ah, questi uomini! E poi si dice che le donne sono malate per lo shopping.


  


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venerdì 5 ottobre 2007

Spic inglisc

Sono arrivati due professori portoghesi che mi hanno chiesto se parlavo inglese. Quando gli ho detto "un pochino" mi hanno chiesto del francese. Ho risposto che era meglio linglese. Dopo un paio di frasi uno dei due fa: "Può anche parlare italiano,"


Che avrà voluto dire? Che faccio, mi offendo?


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TOMMASSO PADOA SCHIOPPA???



LA SENTI QUESTA VOCE???


VAFFANCULO


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mercoledì 3 ottobre 2007

E ci stupiamo?

E poi magari qualcuno si stupisce se il mio luogo di lavoro lo chiamo "Il circo"!!!


Ieri, in questa gabbia di matti, è stata una giornata abbastanza pesante iniziata con una mega discussione con il nostro direttore condotta colpi di urla. Si sa: qui vince la discussione chi urla più forte... il nostro direttore è il primo a iniziare, non sente altro e non ha abbastanza polso per condurre uno civile scambio di vedute. Tutto è iniziato dalla nostra richiesta di chiudere la struttura per due ore oggi per assistere alla riunione sindacale (due ore di assoluto nulla a spese dellamministrazione) e poi si è degenerato. Il motivo del contendere, da parte mia, è stato il fatto che da due settimane vado dicendo al Direttore che nelle ore in cui io e i miei colleghi andiamo in pausa pranzo (soprattutto il martedi) non cè nessun impiegato a reggere una struttura su due piani aperta al pubblico e che non si può lasciare questa responsabilità agli studenti che lavorano con noi part time.


Il nostro Direttore che è in odore di promozione e che ora è proiettato verso i problemi che riguardano i massimi sistemi (come mandare il primo bibliotecario sulla luna; se cè vita nel suo cervello, se pesa di più un chilo di zucchero o di farina e robe così) si è incavolato perché ci sono sempre i soliti problemi (e grazie al cavolo siamo pochi e facciamo i salti mortali per tenere aperta una struttura dieci ore e mezza al giorno per cinque giorni alla settimana) che non siamo collaborativi perché secondo lui dovremmo fare, in barba ai contratti nazionali e integrativi, le turnazioni come fossimo in acciaieria (non me ne vogliano gli operai che sono costretti a fare orari massacranti). Dopo la sua tirata è uscito fuori dicendo che ci dobbiamo pensare noi, che ci dobbiamo coordinare ecc ecc. Non cho visto più. Ma come? Tu sei il direttore, ci prendi una bella indennità di carica, e poi le castagne dal fuoco te le devo togliere io che sono un misero sesto livello???


Ormai la nostra struttura è allo sbando. Da circa tre anni ci autogestiamo. Ci organiziamo tra di noi, soprattutto per non creare disagio allutenza e mantenere armonia tra di noi (altrimenti con tutti i problemi che ci sono se ci mettessimo anche a farci la guerra...). Ci scambiamo i turni, ci coordiniamo per gestire le aperture pomeridiane del venerdi (una volta al mese facciamo un pomeriggio in più a turno per far fare bella figura a lui e ai suoi superiori diretti) e poi gli comunichiamo tutto a cose fatte. Praticamente entriamo nel suo ufficio solo per farci firmare i fogli delle ferie... e anche lì è una dura battaglia. E lui che ha avuto il coraggio di dirci? Che un venerdi al mese per uno è poco e dobbiamo infittire i turni! Una mia collega momenti gli mette le mani addosso: ma come, chi ha famiglia fa i salti mortali per organizzarsi, venire qui, tenere aperta la struttura per farti fare bella figura e permetterti di avere la promozione e tu te ne esci così? Dicendo che in fondo siamo tenuti a fare il terzo pomeriggio a settimana perchè la nostra "santissima" direttrice generale ci ha elargito qualche misero spicciolo di indennizzo? Che tanto per la precisione a me non è stato nemmeno dato??? Beh, se è davvero così io non sono tenuta a fare i turni.


Pare comunque che se lo promuoveranno qui ci manderanno un nuovo direttore... speriamo che non sia uno peggiore di questo. 


 


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martedì 2 ottobre 2007

Gudurioso Luogo di Perdizione

Oggi a causa di problemi di orario e necessità di coordinarci con i colleghi ho fatto una pausa pranzo di due ore dalle 14 e 45 alle 16 e 45. Visto che non avevo voglia di tornare a casa e avevo dei giri da fare sono andata in centro per comprare il regalo di compleanno per Manu, per fare una ricognizione nei negozi di scarpe e per andare a vedere la Feltrinelli inaugurata il 27 settembre scorso.


E un luogo fa-vo-lo-so. Un luogo di perdizione come ne ho visti pochi. Addirittura più bella e grande di quella di Largo di Torre Argentina a Roma. E su due piani, in un palazzo storico che affaccia su una delle piazzette che ci sono lungo il corso, con scale interne e salette tematiche: libri, musica, film. Un vero Paese delle meraviglie. Un Albero della cuccagna.


Sono entrata con la convinzione che sarei riuscita a resistere alla tentazione di comprare qualcosa... e invece. I libri erano lì, in bella mostra, con le loro copertine allegre e colorate. Con i titoli ammiccanti e i nomi degli autori in bella mostra... e poi cerano le capienti borse di plastica per riporre comodamente i libri da acquistare. E allora ho trovato un libro di Elizabeth George che ancora mi mancava (In presenza del nemico) e uno di Perez-Reverte (La tavola fiamminga) e poi cerano i Ragazzi di Anansi di Neil Gaiman.


Di questo libro, mentre ero a passeggio tra gli scaffali, ho letto le prime due pagine. E devo dire che mi è piaciuto moltissimo. Di Gaiman ho letto solo Coraline e Stardust che non mi sembrano nemmeno lontanamente paragonabili a questo che è stato immediatamente inserito nella lista dei desideri.


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Settembre

No, non sono impazzita del tutto. So che siamo a ottobre. Ma mi è venuto in mente (guardando il blog del caro Mas) che non ho fatto il consueto controllo delle chiavi daccesso di settembre. E che vogliamo saltare questa allegra consuetudine???


Vediamo, vediamo.


A parte i soliti riferimenti a libri, autori, romanzi e film troviamo interessanti chiavi di ricerca che riguardano:



  • il rugby (Troncon, Nazionale italiana rugby, Fidanzata Troncon Sara, Foto nazionale di rugby)

  • Tale Johnny Charlton che ignoro chi sia

  • libri su emilio alessandrini (idem come sopra)

  • il senatore craig (non il bel Daniel, lattore di 007, ma il senatore americano finito in mezzo alla bufera per aver tentato di adescare un poliziotto in un bagno frequentato da gay)

  • le modalità per ottenere il visto per la Cina.


Sul podio però ci vanno questi tre chiavi:



  1. ufficio complicazioni affari semplici giornalista

  2. sono stata tamponata forum: infortunio sul lavoro

  3. mi piace il collega


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