martedì 22 aprile 2014

A spasso per il Montefeltro

Visto che lo smartbox che avevano regalato a Coso stava per scadere abbiamo trovato all'ultimo secondo un posto in una locanda carinissima nel Montefeltro (regione tra le Marche e l'Emilia Romagna). Il posto si chiama la Torre del Falco e si trova dentro un vicariato dell'anno mille in un antico borgo meraviglioso. Si mangia anche niente male.


Lunedì abbiamo visitato Gradara, dove c'è il castello di Paolo e Francesca. Essendo Pasquetta però non vi dico che casino e la fila per vedere il castello era davvero chilometrica. Abbiamo fatto però una bella passeggiata nel borgo medievale. E' successo un piccolo qui pro quo: camminando ho sentito uno che passando parlava dei Vincisgrassi. La mia memoria fa acqua da tutte le parti però ero sicura di averne sentito parlare. C'ho rimuginato un po' sopra e poi mentre facevamo il pranzo al sacco a Coso ho chiesto: aiutami, chi erano i Vincisgrassi? No perché, okay i Montefeltro, okay gli Sforza ma questi Vincisgrassi non me li ricordo.


Del resto l'esame di storia moderna è da un bel po' che l'ho dato. 


Coso per poco non si strozza con il panino ed è uscito fuori, dopo una bella presa in giro, che i vincisgrassi è una specie di pasta al forno.


Nel pomeriggio abbiamo fatto un salto a Pesaro, molto deludente. Però ci ha fatto piacere fare una passeggiata sul lungomare. Dopo un corroborante gelatino abbiamo preso la strada per la locanda scoprendo che a pochissimi chilometri di tornanti (si, se soffrite la macchina non fa per voi) c'era Pennabilli, borgo di cui mia mamma ha sempre parlato. Per cui presi dalla curiosità siamo andati. E' bellissimo, meraviglioso e molto stimolante. 


Per prima cosa siamo saliti al castello di Billi. Una scarpinata niente male. Peccato che tirasse un po' di vento e il cielo si stesse coprendo. Coso poi è tutto raffreddato e incimurrito, pensavo che tutto quel vento non gli facesse troppo bene.



Poi siamo andati a vedere la cittadina e abbiamo scoperto che ospita una specie di museo diffuso: tu sei per strada e ti trovi davanti messaggi di Tonino Guerra. C'è la sua storia dell'angelo con i baffi e alcuni suoi aforismi e racconti. Poi sono tutti pazzi per le meridiane, ce ne sono un sacco in giro, e hanno anche un San Sebastiano in 3d, cioè dal costato del santo dipinto sul muro di una casa spunta davvero un pezzo di freccia.


Abbiamo poi scoperto che a Pennabilli c'è stato due volte il Dalai Lama che ha anche regalato le campane tibetane. Forse non abbiamo visto tutto quello che c'era da vedere, ma magari prima o poi ci torniamo visto che abbiamo mancato la visita a San Leo, dove è stato imprigionato Cagliostro.


Oggi poi siamo andati a Urbino. Bellissima, un vero gioiello. Un po' faticosa da visitare ma davvero soddisfacente. Finalmente sono riuscita a vedere Palazzo Ducale, di Federico da Montefeltro (quello con il nasone del dipinto di Piero della Francesca). Al suo interno non c'è rimasto praticamente niente di originale e le sale ospitano un museo, però ho visto il dipinto La città ideale.



Il palazzo era in restauro per cui non abbiamo potuto godere della vista della facciata con i due torrini, però è stato bello lo stesso.


Poi abbiamo visto anche la casa natale di Raffaello. Davvero bella. Siccome Urbino è costruita su due colli capita che le case addossate alla salita abbiano al primo piano dei cortiletti pensili cioè dove meno te li aspetti.


Finita la visita, visto che comunque siamo entrambi acciaccati e che avevamo lasciato la bestiaccia a casa da solo, ho pensato che fosse meglio tornare a casa. Ci siamo riportati indietro però un po' di prosciutto dolce di Carpegna e una bottiglia di vino alle visciole che è FA-VO-LO-SO.


 


 


 


 


 

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