mercoledì 19 novembre 2014

In pappa il cervello

I gatti mi hanno definitivamente mandato in pappa il cervello. Sicuramente è anche colpa dei manuali che ho letto in questo periodo.


Adesso guardo i due pelosetti con altri occhi. Soprattutto i loro comportamenti, le loro nevrosi e le richieste di attenzioni.


Ultimamente Gatto Grande si è fissato con la porta di casa. Quando rientri ti si infila tra le gambe e vuole uscire. Se sei a casa si piazza davanti alla porta e miagola disperato perché con la porta della sale questa è una tecnica che ha funzionato (colpa nostra).


Alla fine non ci sarebbe niente di male a farlo uscire perché lui corre in soffitta a cercare i piccioni e tanto sopra a casa nostra ci abitano i suoceri che sono abituati alle nostre stramberie. Il problema nasce se un domani decidesse di andare a esplorare i piani inferiori fino al portone che da sulla strada. Se riesce a infilarsi quando uno entra o esce quando lo riacchiappo?


Sentendo amiche gattare mi sono comunque convinta e ieri l'ho accompagnato sulle scale.


Prendi il gatto e infilagli al pettorina (quattro tentativi).


Prendilo di peso e portalo alla porta (perché la pettorina è come la Kriptonite).


Nel frattempo anche il piccolo ha deciso di unirsi alla spedizione.


Aggancia il guinzaglio del grande alla porta e cerca di infilare la pettorina al piccolo (quattro tentavi con mezzo soffocamento).


Porta fuori il piccolo che nel frattempo ha cambiato idea e vuole stare dentro. 


Togli la pettorina al piccolo (due tentativi con mezzo soffocamento). E chiudi la porta di casa.


Cerca il gatto grande mentre quello piccolo inizia a miagolare disperato perché siamo usciti senza di lui.


Se campano davvero altri 20 anni mi mandano al manicomio.


 

2 commenti:

  1. Io ho abituato la mia micia a stare in casa. Se esce, non arriva mai alla strada. Comunque, i gatti sono animali stupendi...

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