Benissimo signori! Ieri sono andata al controllo dalla dietologa e ho scoperto che, nonostante quello che diceva la mia bilancia di casa, sono dimagrita di un altro chilo (con buona pace di pizza, birra e dolcetti vari ingurgitati in questo ultimo mese). Adesso siamo arrivati sotto la fatidica soglia degli 80 kg. 79,7 per la precisione.Tutta contenta sulla via di casa mi sono fermata al negozio Benetton. Non che pensassi realmente di trovarci dentro cose che mi stessero bene, giusto così per avere unidea di quanto ancora dovrò "faticare" prima di poter andare a fare shopping nei negozi "normali".
Immaginate quindi la mia sorpresa quando sono entrata in negozio e la taglia più grande che ho trovato è stata la 48.
48??? Ma stiamo scherzando??? Possibile che di un bellissimo cappottino bianco si trovino solo le taglie dalla 40 alla 46??? Possibile che i mazi maglioni debbano terminare con un cannollè talmente stretto che starebbe bene solo a uno spaventapasseri??? Mi domando: ma le ragazze un pochino in carne dove vanno a comprare i vestiti?
Mi sono detta che forse è un problema solo della mia città, che magari chi si occupa di rifornire il negozio si è reso conto che alcune taglie non si vendono e quindi ha iniziato a non ordinarle più... però a questo punto mi sono posta unaltra domanda: ma è normale che ci siano tante ragazze che indossano la 40? La mia non è invidia, so che non arriverò mai a quella taglia e penso che una dignitosa 48 mi andrà più che bene, però con tutto questo parlare di anoressia, di baby taglie la cosa mi è sembrata davvero strana.
Questo mi ha portato a unaltra domanda: ma è nato prima luovo o la gallina? Mi spiego: cosè che ha portato a questa riduzione delle taglie: è stata la domanda delle ragazze che sono più minute a far diminuire le taglie oppure "la moda" offrendo un limitato numero di taglie ha portato a una forzosa cura dimagrante? E la società, con i suoi modelli, le sue case di moda, la tv, ecc ecc, a imporre che tutte le ragazze siano Perfette, oppure le povere industrie di abbigliamento si sono dovute adeguare a questo cambiamento morfologico delle ragazze italiane?
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Si dice che si può capire molto di un uomo guardando la sua spazzatura, beh io ritengo che lo stesso discorso lo si possa fare riguardo alla musica che sente, ai libri che legge e ai film che vede. Per questo ero certissima di conoscere bene il mio ragazzo: dopo tanti anni conosco perfettamente i suoi gusti. O almeno pensavo di conoscerli prima di compiere una sconcertante scoperta. Ieri stavo scartabellando allinterno del Pop di Andrea per vedere se potevo usare dei brani per creare una mia compilation quando tra la discografia completa degli U2 e i best of dei R.E.M., dei Red Hot Chili Peppers, ecc ecc hanno fatto capolino tre canzoni di Gigi DAlessio.
Devo chiedere pubblicamente scusa a quel povero disgraziato del mio fidanzato che per amore mio si è separato dal suo preziosissimo tesssssoro.
Se dovessi lamentarmi ancora del fatto che a lavoro non ho niente da fare, per favore datemi una martellata in testa.
Ieri notte invece ho fatto un sogno di diverso tenore: ho sognato la nazionale italiana di Rugby, che assistevo alle partite del mondiale seduta accanto alla fidanzata di Troncon e alla mia coinquilina Manu che aveva preparato un sacco di stuzzichini. Stranamente mi sono svegliata questa mattina con uno strano senso di pesantezza. 
Al ritorno dal mare con la mamma ci siamo fermate allIkea di Ancona. Ufficialmente doveva acquistare solo dei vasetti di aringa che piace tanto a mia sorella.
Non riesco a capire perché non facciano le coperte per i letti da una piazza e 1/2!!! Le lenzuola ce lhanno, ma le coperte no. Comunque mi sono arrangiata e ho preso lo stesso una coperta che, sebbene per un letto singolo, è abbastanza grande da fare al caso mio. E un bel trapuntino double face: a righine bianche e rosse (niente di che) o a fantasia floreale su fondo bianco. Sono stata molto soddisfatta dai miei acquisti.
Laltra sera eravamo sole in casa mia madre e io. Finita la cena abbiamo fatto il rapido e tradizionale giro dei canali per vedere cosa facessero in tv. Ci stavamo deprimendo (come è naturale che sia con la programmazione che ci propinano in tutti i periodi dellanno) quando su La 7 abbiamo visto Antonello Piroso in maniche di camicia che parlava dei "Figli di..."