mercoledì 23 febbraio 2011

Odio

- odio quando la gente si lamenta che la povera Italia va male, che c'è mal costume e poi se ne frega delle regole, quelle piccole ma anche quelle grandi;

- odio quando mi accorgo di queste cose e mi viene una spinta intransigente a correggere queste piccole deroghe e odio anche dovere dire che un mio collega ha sbagliato, è brutto;

- odio quando facendo il mio lavoro con attenzione e scrupolo devo anche sentirmi rimproverare di applicare il regolamento;

- mi odio perché da una parte capisco che lasciando andare in vacca le cose evito di tante discussioni sapendo benissimo però che poi non sarei in pace con me stessa.



Perché quando una persona (italiani e stranieri) sento le fatidiche parole: "Mi dispiace, ma non è permesso" per forza deve partire la vena polemica? Il tentativo di ottenere lo "strappino" alla regola?

Vuoi fare il furbo? Bene, però se ti becco poi non ti puoi lamentare.



L'altro giorno una studentessa mi ha chiesto una cosa, le ho detto che non era possibile per via del regolamento... lei ha chiesto di parlare con un mio superiore.

MA COSA CAVOLO VUOI PARLARE CON UN MIO SUPERIORE? MA PERCHE' NON ACCETTI LE REGOLE E BASTA?



Oggi ho dovuto discutere con uno studente di giurisprudenza che probabilmente era assente quando hanno spiegato il concetto di privacy perché per lui non è un problema se dai il cellulare dell'utente A all'utente B, perché se l'utente A ci ha dato il cellulare è per usarlo quando serve!

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10 commenti:

  1. Sono passata subito a vedere cosa fosse successo... Mi spiace sentirti così arrabbiata. Respiri profondi e conta fino a dieci. In questi momenti spero esista la Provvidenza o il karma e che, prima o poi, sistemi tutto.

    Un abbraccio (o un quaderno della morte?)

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  2. il quaderno della morte mi tenta, ma preferisco un abbraccio
    peace & love
    ;)

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  3. Usti, mi spiace sentirti così incazzata ...
    Però è vero: gli "italioti" ci sono sempre, ovvero quelli che si lamentano che sto' paese sta andando in malora ma sono i primi a volere la corsia preferenziale o l'aiutino quando è il loro turno.
    'na botta in testa gli darei!

    Katiu

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  4. Come ti capisco, certe volte il concetto di regole e privacy è difficile da far capire alle persone. E poi sei quella dura, che non aiuta....forza siamo nella stessa barca!!!
    Baci Marta

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  5. Oh, guarda... dicono che i genovesi sono (oltre che tirchi) dei polemici di prima categoria ma a me sembra che lo siano un pò tutti gli italiani.
    Basta lamentarsi e la gente ci sguazza

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  6. No, ma... i due studenti sono veramente fantastici... di quelli che sbattuti ripetutamente addosso al muro dal collo danno una certa soddisfazione!

    Prova, la prossima volta!


    Forza, Simo, hai detto la cosa giusta, "essere in pace con la propria coscienza", da quello puoi mettere il punto e andare a capo.

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  7. ...è che tutti si sentono così 'speciali ' da meritarsi lo 'strappino' come lo chiami tu...
    detto ciò, la cosa drammatica è che quando parlano con i superiori, questi idioti ottengono ciò che vogliono (chissà perchè per i capi è inconcepibile far muso duro e applicare i regolamenti...)

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  8. come ti capisco, a me è capitato di vedere una mammetta discutere col vigile perchè aveva  preso la multa parcheggiando contromano in un senso unico, ma appena appena e solo per andare aprendere la bimba in palestra!

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  9. hai ragione proletarina, i capi sono sempre pronti a sputtanarti.
    Stranamente però il mio dirigente a una signora (prima di concederle lo strappino) le ha detto: "ma signora, deve essere grata del fatto che il personale applica il regolamento"

    Infatti io ho imparato a pararmi un po': "guardi signore/a io non ho l'autorità per poterlo fare, però se il direttore/dirigente mi autirizza non ho nessun problema."
    Così ottengo due cose:
    - o il tipo/a smette di rompere (e io me ne sto in pace) 
    - o il tipo/a va a rompere il dirigente (che se li spupazzasse un po' lui)

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  10. @CriDuMbledore ma i docenti sono i migliori. Loro partono dal presupposto che gli è tutto dovuto.
    Io ho trovato la soluzione: se uno chiede un'eccezione gli rispondo "guardi al suo collega tal de tali ho dovuto dire di no. Non posso fare due pesi e due misure, lei non trova"
    Nel 90% dei casi non possono ammettere di essere più speciali dei loro colleghi di cui hai fatto il nome, soprattutto se hanno maggiore anzianità ;)

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