domenica 8 febbraio 2009

- 5: Peccato. Parte seconda

Neanche fossimo in Kill Bill ecco la seconda parte della lezione sul Peccato, segnatamente uno dei peccati più succosi e succulenti... e non sto parlando di "gola".

Finalmente ho capito perché fare sesso fuori dal matrimonio è peccato. Non è peccato perché la Chiesa è sessuofoba, ma perché dietro cè tutto un ragionamento che ha (+ o - )una sua logica.

Cè stato detto che il matrimonio è come un tavolo (ma che esempi del piffero): per sostenersi ha bisogno che ci siano almeno tre gambe. Le gambe del matrimonio sono la tavola eucaristica, la tavola familiare e il talamo nuziale.

Il letto degli sposi è come un altare che ci avvicina a Dio e alla santità...(inciso fatto sempre dal tipo inquietante: è per questo che i coniugi non devono mai cedere il loro letto ad altri!!!).

Lintimità tra gli sposi, quindi, rientra nel sacramento del matrimonio, per cui fare sesso senza che questo sacramento sia stato conferito è peccato.

Da un punto di vista teorico mi può anche star bene. E una spiegazione logica sulla base della quale una persona acquisisce una consapevolezza che gli permette di scegliere se accettare questo precetto oppure no.

Non ha senso il discorso: non lo fare perché è peccato o perché altrimenti diventi cieco.

E come se a un bambino dici non fare quello o non fare quello... che cosa fa il bambino appena tu volti le spalle? E come quando su una porta trovi il cartello con scritto non aprire, o trovi il bottone rosso che potrebbe scatenare la guerra termonucleare con scritto sopra NON - RIPETO - NON SPINGERE!!! Il primo impulso che uno ha è quello di aprire il bottone e spingere la porta, no???

Cè di più... mica è così semplice.

Quando ci si sposa in chiesa si acceta laltro come un dono fatto da Dio a noi, quindi sta brutto che tu il regalo lhai già scartato (si fa per semplificare, è ovvio). In oltre secondo loro solo con il matrimonio si raggiunge quella pienezza di consapevolezza nel rapporto tra fidanzati, quella profondità di amore, quella profondità di condivisione che permette di avvicinarsi con consapevolezza al valore dellatto carnale attraverso il quale ci santifichiamo e ci avviciniamo a Dio.

Tutto questo ha dei corollari: - se fai sesso (sia in solitaria che in coppia... altre numerazioni non sono nemmeno da prendere in considerazione) fuori dal matrimonio commetti un peccato; - ma anche se fai sesso dentro il matrimonio con il tuo legittimo consorte puoi commettere peccato e adulterio, a esempio se ti avvicini al legittimo consorte pensando a lui come un mero mezzo per raggiungere un mero obiettivo (e ci siamo capiti) o se tu un giorno (magari hai mal di testa) non ti doni con tutto il corpo e lanima.         

Certo che qui come ti muovi ti muovi male!!!

Queste cose sono passate un po in cavalleria, non cè stata troppa resistenza (per me erano ancora scioccati dal tipo posseduto dal diavolo che sente le vocine), solo due ragazze (di cui la catechista fidanzata con il suo ex catechista delle cresima. Ha capito la catechista!) hanno sollevato obiezioni. Un riguardo al fatto che quindi, quando noi accenniamo a questa cosa del dono nel corso della cerimonia, alla fine mentiamo, e la catechista che sosteneva che comunque essendoci lammmmore il sessoprematrimoniale non dovrebbe essere peccato.

Alla prima è stato risposto semplicemente: "Esiste una verginità fisica e una verginità dello spirito. Per cui tu confessandoti lavi via il peccato e quindi ti astieni."

Con Andrea siamo giunti a una conclusione: stilare questo registro diventa sempre più difficile, ogni volta le lezioni diventano più complesse, vengono dette troppe cose e si rischia di dimenticare qualcosa... per cui dalla prossima volta andrò a lezione con penna e quaderno... tanto ci sono già due ragazze che prendono appunti. Mica ci possiamo far soffiare il titolo di "coppia prima della classe"!!!



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4 commenti:

  1. ora sarò un pò più seria che nel commento precedente

    stesso discorso lo hanno fatto a noi per i figli: "tu dovrai fare figli SOLO per la gioia di donare una vita e non per un tuo desiderio di diventare padre o madre..."
    scusate ma non sono per nulla d'accordo! il figlio lo faccio perchè a me piacciono i bambini e pensare che una creaturina sarà MIA è ... WOW! DA PAURA!!! e ripeto, MIA! certo, paolo farà la sua parte ma non stiamo a raccontarcela: la mamma è la mamma!!! chi se lo porta in pancia 9 mesi (con tutto quello che comporta) ? LA MAMMA! chi chiama il pupetto quando stà male? LA MAMMA! quindi WOW, IO SARò MAMMA, certo, lui sarà papà ma io sarò LA mamma ^_^ ok, mi calmo un attimo ...
    Il fatto è che per un vero cristiano, tutto si fa per gli altri, tutto si fa rivolto a Dio ed è bello ma se non è esasperato.
    Ma a me pare decisamente difficile non pensare mai a me, al mio piacere, alla mia felicità. Non so se ho reso l'idea

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  2. E' praticamente l'annullamento della tua dimensione come individuo.

    Sinceramente a me sembrano discorsi quantomeno contestabili ;)

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  3. Questa dell'adulterio anche all'interno del matrimonio mi è davvero nuova.
    Per cui, secondo il tipo delle voci, anche se non ne ho voglia ma lui sì devo obbligare me stessa a farlo praticamente facendomi violenza da sola.

    Non ho parole.

    Come te, sono ancora scioccata dalle voci.

    chiara

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  4. Mah. Ultimamente abbiamo parlato con il Don del fatto dei figli. Lui ha fatto pastorale familiare per una vita, qualcosina ne sa...Ebbene, considerando la coppia, il figlio è una diretta conseguenza del matrimonio. Non può essere altro. Non può essere il motivo pregnante per il quale si sta insieme (ecchessiamo mucche?). Il figlio è la conseguenza diretta dell'amore. E noi viviamo all'ombra dell'amore di Dio. Tutto quanto è nato per un atto d'amore, se ci pensiamo bene. Il resto è solo moralismo, che ciò che sta uccidendo il cristianesimo (da notare la parola cristianesimo e non la parola Chiesa...quella si sta uccidendo da sola....).

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